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Associazione Pubblica Assistenza, passato, presente e futuro

 

La fondazione

La storia della Pubblica Assistenza di Colle Val d'Elsa, è strettamente legata a quella del territorio in cui si trova ad operare. Le vicende e gli sviluppi economici e sociali della città si sono sempre riflessi sul fenomeno dell'associazionismo. Nel 1863 si costituisce a Colle Val d’Elsa la Società di Mutuo Soccorso che, negli anni, con l’unione di altre Associazioni del Soccorso specificamente nate a supporto delle varie aziende locali; nel 1884 si ha un ulteriore evoluzione con costituirsi dall'iniziativa spontanea di alcuni cittadini della "Alleanza Umberto I" e del parallelo gruppo di "Pompieri" volontari. Le due associazioni erano di carattere laico e umanitario e si contrapponevano per lo spiccato anticlericalismo alla Confraternita di Misericordia, che aveva ed ha un carattere più religioso e confessionale. Lo scopo di tali associazioni era quello di assistere i malati ed i feriti e di trasportarli più celermente possibile al più vicino ospedale; parallelamente i pompieri volontari svolgevano il compito di prevenire e reprimere gli incendi, di occuparsi di frane, smottamenti ed altre avversità. Successivamente abbiamo un ulteriore cambio che portò alla nascita della Fratellanza Militare Umberto I° (1879). Solo successivamente, nel 1902, la stessa si trasformò in Associazione di Pubblica Assistenza dando possibilità di partecipazione anche a chi non necessariamente aveva fatto parte dell’Esercito. Domenica 12 luglio 1903 alle ore 3.30 abbiamo traccia scritta di uno dei primi servizi effettuati con carro lettiga a mano svolto a favore di un malato a Pievescola con ricovero al San Lorenzo entro le 10.30 del mattino.

 

Le guerre mondiali

Gli eventi che segnano un profondo cambiamento nell'associazione sono: il trasferimento nel 1921 presso la sede di Piazza B. Scala e nel 1922 l'acquisto, tramite sottoscrizione pubblica di azioni e successivo riacquisto, della prima ambulanza a motore (fino ad allora i servizi erano svolti trainando un carro lettiga lettiga chiamato "volantino" o a piedi, con bici o cavalli). Nel 1923 viene eretta ad Ente Morale con Regio Decreto che dotò l'associazione di una particolare veste giuridica, esentandola da alcune tasse e fornendole una certa protezione che le consentì nel decennio successivo di evitare lo scioglimento da parte del Re e il conseguente affidamento di tutto il patrimonio alla Croce Rossa Italiana come avvenuto per altre associazioni.

Il ventennio fascista mise in difficoltà l' associazione, non sempre ben disposta ad accettare ed applicare i dettami predisposti dalle disposizioni del regime. In quegli anni si svilupparono anche servizi di distribuzione gratuita di generi di conforto, medicinali e le prime forme di prestito di biancheria per letto ed oggetti farmaceutici. Nonostante le immani difficoltà economiche del periodo il patrimonio sociale nel 1938 era formato da 2 ambulanze, 2 volantini e dalla sede, stimato in circa 80000 Lire. Negli anni della guerra i servizi si intensificarono e con essi le difficoltà per svolgerli, coincidendo con il razionamento della benzina, l'impossibilità di reperire pezzi di ricambio. Ad un certo punto l'unica ambulanza rimasta operativa per tutti i comuni limitrofi fu solo quella della Pubblica Assistenza di Colle, fino che anche questa fu requisita dai tedeschi per operazioni militari. Non pochi furono gli interventi per dovuti ai bombardamenti ed al passaggio del fronte.

Con l'inizio delle operazioni di liberazione di Colle, l'associazione riesce a riorganizzarsi e a riprendere la sua regolare attività, grazie alla restituzione della sede da parte del C.N.L. che lo aveva temporaneamente occupato per le proprie attività e con la dotazione di un nuovo automezzo.

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Il dopoguerra

Negli anni che seguirono il 1950 ripresero gli investimenti in nuovi mezzi di trasporto, per sostituire quelli ormai inutilizzabili che avevano affrontato il conflitto bellico. Nuove migliorie vennero apportate ai mezzi di soccorso quali l'ossigeno a bordo, apparecchiature per la conservazione dei medicinali, ed apparecchiature elettriche. Iniziarono a svolgersi corsi per la formazione del personale che doveva stare a contatto con gli assistiti e nuove tecniche di soccorso per una nuova forma di feriti: i politraumatizzati da incidenti stradali.

 

Ieri, oggi e domani

Dagli anni settanta ad oggi pur cambiando profondamente sia i mezzi di soccorso che gli schemi operativi di intervento con l'introduzione nel 1998 del sistema di coordinamento 118 e la trasformazione in Onlus, l' Associazione Pubblica Assistenza ha sempre saputo adattarsi ai cambiamenti e alle necessità del territorio e di chi lo abita e portando avanti la propria missione istituzionale, quale il soccorso, la prevenzione, la formazione di volontari e la creazione di spazi e momenti aggregativi.

Attualmente vanta circa 3500 soci e 200 volontari. Gestisce e offre le seguenti attività: trasporto sanitario, soccorso d'urgenza 118, servizi sanitari a domicilio, attività sociali di trasporto, attività per anziani, attività contro il disagio sociale, protezione civile, tutela ambientale attività per l'aggregazione, attività culturali e sportive, formazione interna ed esterna, servizio civile, spazi ambulatoriali e onoranze funebri in convenzione.

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Cariche Consiglio Direttivo 2019-2022

 

Presidente:

Rolandi Alessandro

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Vice presidente: 

Radi Julia

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Consiglieri:

Bogi Francesco

Cambi Ginevra

Ciani Paola

Ciarri Maurizio

Consortini Franca

Fabbiani Stefano 

Galgani Alberto

Landi Giacomo

Lippi Stefano

Mascagni Roberto

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Regolamento Associazione

Statuto Associativo

Bilancio 2021

Relazione al bilancio consuntivo

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